Chiesa di Sant’Andrea e San Zeno Vescovo

La chiesa si trova al principio di via Roma ed è stata ultimata nel 1944. La sua storia inizia prima: nel 1924 un’assemblea dei capifamiglia costituì un comitato per raccogliere fondi per la realizzazione di una nuova chiesa (quella vecchia era risalente al 1648-1659 ed è stata demolita nel 1952, in foto a destra il vecchio campanile negli anni ’30). Per la realizzazione hanno lavorato in media tre uomini e due manovali dal 1933 fino al 1941. Solo il 17 giugno del 1944 il vescovo di Crema, Mons. Franco apriva al culto il tempio.

L’esterno è di mattoni paramano ed è costituito da quattro corpi: la facciata a vento dalla forma a capanna richiama per le linee lo stile romanico. Il portale centrale è sormontato da una quadrifora e due ingressi a fianco sormontati da una bifora che arricchiscono la facciata che è movimentata dal contrasto tra il cotto ed il granito bianco; il corpo longitudinale che s’allarga rispetto la facciata per la sporgenza delle cappelle laterali; il presbiterio con l’abside curvilinea e la cupola; il campanile con quattro bifore per la cella campanaria.


All’interno si staccano snelle colonne di lucente granito rosa che dividono la chiesa in tre navate. Le otto grandi colonne sono monoblocco di granito rosa di Baveno e non presentano basamento. La pianta è romanica e a tre navate, presenta cinque cappelle sia nella navata di destra che quella di sinistra. Ha un’abside dove vi sono nove figure in vetrate e nel catino un affresco con al centro Cristo asceso al cielo con a destra S. Andrea apostolo e a sinistra S. Zeno vescovo.

L’altare è del 1994 realizzato con marmo giallo oro di Verona, mentre il pavimento con rosso di Verona. L’ambone e la mensa sono del 1990 e sono scolpiti anch’essi nel marmo giallo oro di Verona.

All’interno si può ammirare la tela del Botticchio (pittore cremasco del XV secolo), olio su tela 305x213cm realizzata nel 1647 e restaurata nel 1997. Un’altra tela del 1860 di Gerolamo induino e raffigurante S.Agnese.  Vi è anche un quadro dell’unico ritratto di fra Agostino da Crema ritrovabile in zona cremasca. Una tela del 1801 del frate cappuccino Luigi di Ombriano che ritrae Don Paolo Antonio Fiorentini, prevosto di Capralba.

Tra le statue la più antica è la Madonna Addolorata, probabilmente risalente al XVI secolo ed è in legno e stoffa, recentemente recuperata e restaurata dalla famiglia Rho.

È probabile che a Capralba il culto di San Zeno sia antecedente a quello di Sant’Andrea. Il primo è il protettore contro le inondazioni, le piogge prolungate e l’insalubrità del clima, mentre il secondo pare sia stato introdotto nel X secolo dai monaci benedettini di Crema.


Approfondimento

Storia di Capralba